La passione per l’agricoltura e il rispetto per l’ambiente sono la caratteristica principale della nostra organizzazione.
La cooperativa ha voluto fare di questi valori il cuore della propria attività
attraverso un concreto approccio ad una economia circolare agricola.
Agribios è un punto di raccolta finalizzato al recupero e alla gestione dalla a alla z dei residui vegetali: biomasse derivate da piante seccate
o comunque morte, piante non vendibili, potature di piante prodotte nel vivaio, parti di piante, sfalci o altri residui esclusivamente vegetali,
nonché substrato vegetativo contenuto nei vasi o comunque facente parte della zolla.
Il suo ciclo di trattamento prevede fasi di ritiro degli scarti vegetali assieme ai substrati di coltura dalle singole aziende socie e,
previo stoccaggio preliminare in settore dedicato all’interno del sito, sono previste le fasi successive di
riduzione volumetrica e vagliatura delle diverse componenti secondo trattamenti ad hoc, fino al loro reimpiego,
una volta lavorate, in agricoltura.
Agribios offre così una risposta efficace a un importante fabbisogno delle aziende agricole del territorio pistoiese,
in particolare del Distretto vivaistico ornamentale, e rappresenta un modello virtuoso di economia circolare.
1. ingresso del materiale di scarto in impianto e collocazione nell’area di stoccaggio, prima dei veri e propri trattamenti di triturazione e vagliatura
2. triturazione primaria e vagliatura dei sottoprodotti: suddivisione del materiale ritirato in due componenti:
componente lignocellulosica e componente di substrato colturale (terricciato, paglia, torba, pomice)
3. triturazione di raffinazione: la componente lignocellulosica viene cippata a 2-4 cm,
mentre la restante componente viene sottoposta ad ulteriore riduzione volumetrica per ottenere un terricciato misto da cui
viene successivamente separata la pomice e le componenti litoidee
4. si ottengono così tre componenti derivanti dalla procedura di triturazione:
componente ligneo-cellulosica, componente minerale-litoidea e terricciata (terriccio e pomice)
che potranno essere ricollocate nelle singole aziende aderenti alla cooperativa
5. trasporto e conferimento dei materiali lignocellulosici e dei terricciati alle aziende agricole florovivaistiche per il riutilizzo colturale
1. riduzione di scarti verdi nelle discariche
2. utilizzo dei sottoprodotti in agricoltura tramite la creazione di una filiera locale
3. recupero di notevoli quantità di sostanze organiche e terricciato che possono contrastare la mineralizzazione dei terreni
4. minore necessità di ricorrere all’abbruciamento dei residui legnosi
5. incremento della produzione di energia rinnovabile a mezzo di biomassa